Economista e finanziere francese di origine irlandese.
Banchiere a Parigi, fu anche teorico di grande valore e nel suo
Saggio sulla
natura del commercio in generale (scritto intorno al 1830, ma pubblicato
solo nel 1855) anticipò temi di grande importanza economica. L'opera di
C. fu il primo trattato di economia imperniato sulla teoria del valore e
del prezzo, secondo la quale l'uomo agisce solo in vista dell'utile personale.
Sulla base di questa convinzione,
C. propose come unica regola di
condotta quella della massima libertà in vista del perseguimento del
benessere individuale. Pertanto nel suo
Saggio egli pose i presupposti
essenziali di una nuova dottrina economica basata sulla fiducia nel benefico e
automatico operare di forze naturali del mondo fisico e di forze istintive
dell'animo umano; ne derivava una dottrina economica di tipo materialistico,
secondo cui l'uomo non deve dettare regole per razionalizzare l'attività
economica, ma limitarsi a individuare le leggi naturali, valide anche per il
mondo economico. L'esposizione del trattato è molto sistematica: dopo
aver enunciato i concetti fondamentali, di terra, lavoro, ricchezza,
C.
passa alla sociologia economica, esponendo una teoria delle classi sociali alla
quale fa seguire un'originale descrizione della nascita dei villaggi e delle
città. Passando alla vera e propria trattazione economica, dopo aver
posto un certo numero di questioni preliminari sulle differenze di remunerazione
e sulla popolazione,
C. espone una teoria del prezzo (o valore normale),
fondata sul costo da lui definito in termini di quantità di terra e di
lavoro. Gran parte delle sue idee furono riprese dai fisiocratici ed ebbero una
notevole influenza sugli economisti successivi (1680 - Londra
1734).